Leggiamo e pubblichiamo dal sito www.diario-prevenzione.it
Mentre i lavoratori in diverse parti del mondo celebrano la Giornata internazionale della commemorazione delle lavoratrici e dei lavoratori morti o feriti sul lavoro, le organizzazioni sindacali danno l’allarme sugli effetti devastanti che potrebbero produrre le lobby delle imprese tese ad indebolire la protezione della salute e sicurezza nel lavoro.
Sharan Burrow, segretaria generale della ITUC.CSI ( Cisl internazionale – Confédération syndicale internationale) afferma : ” In un numero crescente di paesi, anche tra i più forti del mondo dal punto di vista economico i grandi gruppi e le imprese stanno sferrando un attacco per ridurre la protezione dei lavoratori contro i rischi di infortunio e malattia professionale. Se questo attacco avesse successo, il numero dei morti aumenterà e si appesantirà il bilancio dei feriti e delle malattie professionali.I sindacai denunciano le statisitche truccate e le argomentazioni fasulle avanzate da questi gruppi che si interessano di più deo loro profittti che della vita delle persone che lavorano per essi.
“Non dimenticate, ha aggiunto, gli immensi danni provocati un anno fa dalla esplosione della piattaforma Deepwater Horizon”, ha aggiunto. “Undici persone morte, una grande catastrofe ecologica e perdite economiche per miliardi di dollari, tutto questo a causa di una attitudine di assoluta negligenza riguardo alla gestioned della sicurezza, incoraggiata dall’assenza di una regolamentazioen efficace e di una supervisione della pubblica autorità. Questa catastrofe così come quella del complesso Fukushima in Giappone mostrano l’importanza vitale di avere una regolamentazione appropriata ed efficace..
A queste si aggiungono altre catastrofi i cui effetti non sono immediati, ad esempio la contaminazione da amianto ceh confermano il fatto che la non adozione di una regolamentazione oggi equivale a condannare a morte milioni d’individui nelle prossime due generazioni…. [ L’intervista a Sharan Burrow prosegue sul sito della CSI – ITUC http://www.ituc-csi.org/april-28-anti-regulation-agenda-of.html?lang=en ]
Abbiamo ripreso questa intervista di denuncia di Sharan Bullow, oggi 28 aprile 2011, per ricordare che anche in Italia e in Europa è in corso un’operazione tesa a deregolamentare le pratiche di valutazione e gestione dei rischi sul lavoro.Non più tardi di alcuni giorni fa il ministro Tremonti è tornato alla carica con lo slogan “interrompere l’oppressione fiscale sulle imprese” dopo avere affermato qualche mese fa che la ” 626 (sic) è un lusso che non ci possiamo permettere”.(2) L’obiettivo è sempre lo stesso: deregolamentare e sottrarre tutele ai lavoratori. A livello europeo sono in cantiere da tempo una serie di proposte di “semplificazione” contre “l’asphyxie réglementaire”. Le proposte del Gruppo Stoiber della Commissione UE per eliminare il DVR per le Pmi ( fino a 50 addetti) e la drastica riduzione delle azioni di vigilanza sono ancora presenti ed è forse a queste che si ispira il ministro Tremonti.(3)
Per questo occorre non abbassare la guardia.
VEDI
Tremonti: “Robe come la 626 sono un lusso che non possiamo permetterci”
http://www.puntosicuro.it/it/ps/view/tremonti-robe-come-la-626-sono-un-lusso-che-non-possiamo-permetterci–art-10146.php
Esperti della Commissione vogliono esonerare le piccole imprese dalla valutazione dei rischi
http://www.osservatorioinca.org/12-581/archivio-esperti-della-commissione-vogliono-esonerare-le-piccole-imprese-dalla-valutazione-dei-rischi.html